“Per giudicare il merito di una persona non basta guardare le sue qualità, bisogna guardare anche come le usa”
(François de La Rochefoucauld, 1664)
Il termine “eccellenza” in ambito sanitario, oggi viene abusato. Il problema è riconoscerne il contenuto senza essere fuorviati dall’aspetto tecnologico o di marketing, entrati ormai a pieno titolo nella Sanità. Partiamo dalla radice latina ex-cellere che identifica la qualità di chi o di cosa è migliore o superiore rispetto ad altro dello stesso genere. Al fine di dare concretezza a tale concetto può tornare utile l’esperienza personale, fatta da chi scrive, presso il Centro Fisioterapico dell’INI di Grottaferrata.
L’attività medico-sanitaria si fonda su una relazione interpersonale di natura particolare. Essa realizza un incontro tra la fiducia di un uomo segnato dalla sofferenza il quale si affida alla coscienza di un altro uomo che si fa carico del suo bisogno per curarlo e guarirlo. Per lui, il paziente non è solo un caso clinico, un individuo sul quale applicare il frutto della sua conoscenza, ma un uomo fragile verso cui adottare un atteggiamento em-patico nel senso etimologico del termine.
Questo, è il clima che si respira varcando la soglia dello studio del Dott. Roberto Zappitelli, Coordinatore del Centro di Fisioterapia Ambulatoriale dell’Istituto. Approdato all’INI nel 1993, il giovane laureato di 22 anni viene tenuto a battesimo dal Prof. Delfo Galileo Faroni che diventerà il suo Maestro/Tutor, mentore. Sarà il primo a cogliere nel giovane ragazzo le preziose potenzialità/capacità, offrendogli la possibilità di esprimerle nel suo primo incarico di Responsabile del Centro Fisioterapico. Il rapporto di stima e condivisione durerà continuando a vivere oggi nel prezioso rapporto di amicizia con i figli Christopher e Jessica Faroni.
Appena si varca la soglia d’ingresso del Centro Fisioterapico, si viene colpiti dalla naturale cortesia nonché da un’atmosfera tranquilla, armoniosa, priva di tensioni. Cosa fa funzionare quest’isola felice?
E’ la domanda che rivolgo con curiosità al Dott. Zappitelli il quale mi risponde:
“… Provo gioia nell’avere il grande privilegio di poter aiutare le persone, prima attraverso una consulenza gratuita poi, la conoscenza empatica e la professionalità fanno la differenza. Ho la fortuna di lavorare in una Clinica dove la crescita professionale è unita all’uso di strumentazioni di ultima generazione.
Ciò che fa di me un uomo completo è non solo la famiglia lavorativa, ma anche l’altra, composta da mia moglie e i miei due figli che ringrazio per il grande sostegno”.
Dal punto di vista più strettamente professionale: Qual è il suo approccio alla malattia?
“Quando lavoriamo utilizziamo i cinque sensi” risponde il Dott. Zappitelli “il loro ascolto produce il sesto senso, al quale si aggiunge un’attenta anamnesi, l’esperienza professionale umana e l’aspetto psicologico, che a volte richiede l’intervento dello specialista. Fondamentale è formare una rete con il medico di base e le altre figure professionali per effettuare, in alcuni casi, una diagnosi differenziata. Uno spazio specializzato è dedicato alla riabilitazione ortopedica, gestito da fisioterapisti con competenze specialistiche in terapie manuali e tecniche terapeutiche che consentono la guarigione e la reintegrazione personale e sociale del paziente. Per quanto riguarda la gestione del personale, ciò che mi ha agevolato, è stata la capacità comunicativa con il personale amministrativo ed i terapisti. Quotidianamente ci riuniamo sorseggiando il caffè e ascoltando le problematiche da affrontare insieme”.
Dopo questa descrizione si comprende facilmente quale importanza abbia, nei servizi socio-sanitari, la presenza di operatori guidati da una visione integralmente umana della malattia. Curare con amore un malato significa assolvere ad una missione sacra, quella di servizio alla vita umana non solo fisica ma anche spirituale. Il che esige empatia, disponibilità, attenzione, comprensione, benevolenza e pazienza.
Non basta la conoscenza scientifica e professionale, occorre la personale, autentica partecipazione alle situazioni concrete del paziente.
La realtà sanitaria del Centro Fisioterapico dell’INI, presente nella zona dei Castelli Romani, costituisce così un esempio del significato dell’ ’“eccellenza” in campo sanitario.
Ciò che è riuscito a realizzare il Dott. Zappitelli è quella che viene definita “Formazione sul campo”, un modo non solo adeguato, ma anche economico di superare qualunque difficoltà organizzativa attraverso la discussione e il confronto di gruppo, realizzando un itinerario formativo continuo. Così, mentre la Scienza e la Tecnica spostano sempre più avanti le loro frontiere, la Sapienza e la Coscienza ne tracciano i limiti invalicabili dell’umano.
Ivana Lustrissimi
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